Roma
Mercoledì 13 dicembre si è tenuto alla “ Sapienza”, nel Laboratorio Stefano Arata, il seminario di studio sulle traduzioni e la ricezione dello Zibaldone nel mondo, nel decimo anniversario (2013-2023) della pubblicazione dello Zibaldone inglese presso Farrar Straus & Giroux e Penguin Books.
Il seminario era al tempo stesso una celebrazione di questo evento, importantissimo nella cultura italiana e mondiale, e una commemorazione di Michael Caesar, uno dei due curatori dell’edizione anglo-americana, insieme a Franco D’Intino, Direttore del Laboratorio Leopardi.
Franco D’Intino ha introdotto i lavori, ricostruendo la storia del progetto di traduzione integrale, nato all’Università di Birmingham dove lavorava insieme a Michael Caesar, recentemente scomparso. Alla presenza di Ann Caesar, sono state ricordate le varie tappe del progetto: l’ideazione, la sponsorizzazione da parte dell’Arts and Humanities Research Council e di altre istituzioni private (tra cui la Fondazione Christian Cappelluti), la formazione della squadra di traduttori e i seminari svolti per organizzare il lavoro, la ricerca dell’editore, la pubblicizzazione dell’opera in tutto il mondo presso università e Istituti di Cultura.
In seguito Stephanie Lanfranchi (École Normale Supérieure de Lyon) è intervenuta per illustrare la ricezione di Leopardi e dello Zibaldone in Francia, informando i presenti che Leopardi è stato scelto quest’anno come autore oggetto di studio per l’esame dell’agrégation. Questo esame è molto importante, perché solo superandolo si ha accesso all’insegnamento sia nelle scuole superiori (lycées e collèges) sia all’università. L’esame, molto selettivo, può richiedere più di un anno di preparazione, e riguarda solo alcuni autori scelti da una commissione nazionale. Il fatto che Leopardi sia stato scelto per l’agrégation sia per la classe di lettere sia per quella di filosofia significa che il nostro poeta e filosofo è ormai considerato in Francia uno tra i più importanti autori del canone mondiale.
Dopo Stéphanie Lanfranchi, Sabrina Ferri (University of Notre Dame) ha parlato di come Leopardi sia diventato negli Stati Uniti l’autore di riferimento per vari importanti movimenti filosofici e tendenze critiche (per es. l’Eco-criticism).
Sono seguiti due interventi di traduttori: Ann Goldstein, la maggiore traduttrice americana dall’italiano (celebre per aver portato al successo negli Stati Uniti l’opera di Elena Ferrante e di Primo Levi), che ha avuto un ruolo primario nella squadra di sette traduttori che hanno lavorato allo Zibaldone inglese; e Daniel Creutz, impegnato da un anno nella traduzione integrale dello Zibaldone in tedesco diretta da Franco D’Intino per la casa editrice berlinese Matthes und Seitz.
La storia appassionante di questa impresa e il dialogo che si è svolto tra tutti i partecipanti sono stati seguiti con grande interesse e commozione dal pubblico di studenti e docenti che affollava il Laboratorio Arata.