Caro Franco e cara Adriana, cari amici che prendete parte alla presentazione del libro su Mamma Natuzza. A tutti voi il mio più cordiale saluto.

Mi dispiace che uno spiacevole inconveniente mi impedisca di essere presente, come sarebbe stato mio vivo desiderio, per rendere omaggio a Mamma Natuzza, della quale mi sento figlio spirituale e umile e devoto ammiratore.

Molti di voi sanno quanto bene Mamma Natuzza ha seminato durante la sua esistenza.

Pochi sanno quale sia stato il vero martirio interiore di sofferenze morali, oltre che fisiche, di questa straordinaria donna che io mi auguro possiamo fra non molti anni venerare come modello di autentica vita cristiana e santità. Se durante la vita ha potuto dare pace a tanta gente e ricondurre a Dio tante anime, specialmente giovani, ora dal Cielo –ne sono sicuro- potrà compiere ancora più grazie e miracoli.

Non potendo essere presente –e questo mi dispiace enormemente, anche e soprattutto per l’affetto profondo e per l’ammirazione sincera che nutro verso Franco e Adriana- se non posso essere presente –dico- mi unisco però spiritualmente e a tutti invio la mia paterna benedizione.

Nel nome e nel ricordo di Mamma Natuzza, così ben presentata nel libro del dottor Regolo, che saluto con affetto, possiate tutti trascorrere un pomeriggio e una serata di grande e serena fraternità, con la partecipazione anche delle Autorità presenti, Sindaco compreso, e l’amico Senatore Candido con la sua famiglia. A loro e a tutti, nuovamente, rinnovo i miei più cordiali saluti.

 

Con affetto

 

+ Giovanni D’Ercole

Vescovo Ausiliare di L’Aquila