Lo Zibaldone in tedesco presentato alla Scuola Superiore di Studi Avanzati

Roma

Mercoledì 16 aprile si è tenuta a Roma, presso la Scuola Superiore di Studi Avanzati della “Sapienza”, la presentazione del primo volume della traduzione tedesca integrale dello Zibaldone di Giacomo Leopardi: “Die Gesamtausgabe, Band 1”, pubblicata dall’editore berlinese Matthes und Seitz nel novembre 2024. Due copie del volume erano state già donate, in anteprima assoluta, alla Fondazione Christian Cappelluti e alla Biblioteca del Chris Cappell College di Anzio.

L’incontro romano è stato inaugurato dai saluti del Direttore della SSAS, Mattia Crespi, che ha sottolineato la straordinaria importanza di questo evento. Hanno poi discusso dell’edizione Daniel Creutz (traduttore), Franco D’Intino (Sapienza SSAS, Laboratorio Leopardi), e l’antropologo Ulrich van Loyen (Università di Siegen). Ha moderato l’incontro la germanista Camilla Miglio (Sapienza). Dal pubblico numeroso ed attento di studenti e studiosi sono venute domande che hanno animato un interessantissimo dibattito sui temi toccati dai relatori: la teoria e la pratica della traduzione, le difficoltà specifiche del tradurre un testo frammentario composto nel corso di molti anni, il modo in cui la riflessione leopardiana può contribuire in questo momento storico alla cultura tedesca, l’accoglienza di recensori e studiosi tedeschi al pensiero leopardiano quale si rivela ora nello Zibaldone, testo finora pressoché sconosciuto in Germania.

Lo Zibaldone è l’unica grande opera della cultura italiana che non sia stata ancora tradotta integralmente in tedesco. La traduzione integrale in inglese del 2013, a cura di Michael Caesar e Franco D’Intino (pubblicata da Farrar Straus & Giroux negli Stati Uniti, e da Penguin nel Regno Unito) ha riscosso un enorme successo di pubblico e di critica, ma quella in tedesco sarà particolarmente significativa dal punto di vista culturale per almeno tre motivi: innanzitutto, già in vita, Leopardi è stato apprezzato soprattutto da intellettuali tedeschi; inoltre le sue fonti moderne più cruciali sono francesi e tedesche, e profonda è la sua sintonia con autori tedeschi che conosceva assai poco (Friedrich Schiller) o per niente (Friedrich Hölderlin, Friedrich Schlegel); infine Leopardi è stato letto e amato dai maggiori pensatori e poeti di lingua tedesca, tra i quali, per fare solo alcuni esempi, Arthur Schopenhauer, Friedrich Nietzsche, Walter Benjamin, Rainer Maria Rilke.

Il primo volume comprende le pagine 1-783 del manoscritto, tradotte da Daniel Creutz, e precedute da una lunga introduzione di Franco D’Intino (Ein Manuskript in der Flasche), cui si deve anche il ricco commento. L’opera è stata già salutata con grandi onori in molte recensioni, tra cui in particolare quelle apparse nella prima pagina culturale dei due più importanti quotidiani tedeschi, la Süddeutsche Zeitung (“Nichts als Illusionen” di Thomas Steinfeld) e la Frankfurter Allgemeine Zeitung (“Zurück zur Natur” di Andreas Platthaus).

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