Lo “Zibaldone” in tedesco: un grande progetto per il XXI secolo

Berlino (Germania)

Nel novembre del 2024 è stato pubblicato dalla casa editrice berlinese Matthes und Seitz il primo dei quattro volumi previsti della traduzione integrale dello Zibaldone, realizzato anche grazie al Ministero degli Esteri e all’Istituto Italiano di Cultura di Berlino.

Lo Zibaldone è l’unica grande opera della cultura italiana che non sia stata ancora tradotta integralmente in tedesco. La traduzione integrale in inglese del 2013, a cura di Michael Caesar e Franco D’Intino (Farrar Straus & Giroux negli Stati Uniti, Penguin nel Regno Unito) ha riscosso un enorme successo di pubblico e di critica, ma quella in tedesco sarà particolarmente significativa dal punto di vista culturale per almeno tre motivi: innanzitutto, già in vita, Leopardi è stato apprezzato soprattutto da intellettuali tedeschi; inoltre le sue fonti moderne più cruciali sono francesi e tedesche, e profonda è la sua sintonia con autori tedeschi che conosceva assai poco (Friedrich Schiller) o per niente (Friedrich Hölderlin, Friedrich Schlegel); infine Leopardi è stato letto e amato dai maggiori pensatori e poeti di lingua tedesca, tra i quali, per fare solo alcuni esempi, Arthur Schopenhauer, Friedrich Nietzsche, Walter Benjamin, Rainer Maria Rilke.

Il primo volume comprende le pagine 1-783 del manoscritto, tradotte da Daniel Creutz, e precedute da una lunga introduzione di Franco D’Intino (Ein Manuskript in der Flasche), cui si deve anche il ricco commento.

L’opera è stata già salutata con grandi onori in due recensioni nella prima pagina culturale dei due più importanti quotidiani tedeschi, la Süddeutsche Zeitung (“Nichts als Illusionen” di Thomas Steinfeld) e la Frankfurter Allgemeine Zeitung (“Zurück zur Natur” di Andreas Platthaus)

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