Eterocronia, un seminario prestigioso presso la SSAS della “Sapienza”

Roma

Mercoledì 4 giugno si è tenuto, presso la Scuola Superiore di Studi Avanzati Sapienza, un seminario sul concetto di  “Eterocronia. La stratificazione delle età fra storia, biologia e geologia”.

Protagonista del pomeriggio, organizzato con la formula degli “aperitivi scientifici” dal Laboratorio Leopardi nell’ambito del progetto “Classico, Romantico, Italico”, è stato Robert Pogue Harrison, docente alla prestigiosissima Stanford University, e membro della “American Academy of Arts and Sciences”, autore del saggio Juvenescence: a cultural history of our Age (2015), tradotto in italiano da Castelvecchi con il titolo L’era della giovinezza. Una storia culturale del nostro tempo.

Nel suo discorso, Harrison ha sviluppato due concetti: il primo è l’eterocronia, ovvero la compresenza di diverse temporalità, di cui ha fornito molti esempi in vari campi del sapere; il secondo è la neotenia, ovvero “la persistenza di caratteristiche larvali o giovanili negli organismi adulti”. Proprio la neotenia distingue gli adulti umani, e contribuisce alla nostra intelligenza e alle nostre capacità di socializzazione, dovute all’importante ruolo che ha l’apprendimento rispetto all’istinto.

A Robert Harrison hanno posto domande studiosi di varie generazioni da diverse prospettive di ricerca: Gennaro Ambrosino  e  Enrica Leydi, giovani ricercatori all’Università di Warwick; Sabrina Ferri, ex docente all’Università di Notre Dame negli Stati Uniti; Franco D’Intino e Martina Piperno, del Laboratorio Leopardi. Il dibattito, al quale hanno partecipato studiosi di varie discipline, anche scientifiche, e molti studenti, è proseguito in terrazza, al buffet, com’è consuetudine negli “aperitivi scientifici” SSAS.

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