“Finché qualcuno è puro questo mondo avrà un futuro”

Sono ormai un po’ di anni che tutti noi viviamo in uno stato di tensione perenne. Possiamo dire che, a partire dall’11 settembre, il positivismo nato dalla caduta del Muro di Berlino e dalla successiva sensazione di pace e stabilità sia crollato come le Torri, tragico simbolo di quel giorno.

Da allora guerre, terrorismo, cambiamenti climatici permeano le nostre giornate penetrando nei nostri pensieri dall’inchiostro degli editoriali che leggiamo o dalle notizie che i TG propongono, quasi per osmosi. I giovani nati dopo il 2000 lo sanno bene perché lo hanno assorbito fin dalla culla. La tragedia del Covid e le guerre scoppiate in seno all’Europa non hanno fatto che gravare su una situazione già difficile in partenza.

Spesso questi sentimenti traspaiono nei sogni che facciamo, spesso questi sogni ci portano in un futuro che solo il tempo saprà distinguere tra fantasia e premonizione. Qualcosa di simile doveva succedere a Christian Cappelluti quando, nel cuore della notte o sognando ad occhi aperti, riceveva in dono l’ispirazione per una nuova melodia e per il testo che la accompagnava. Ce lo racconta lui stesso in un breve saggio sul tema dall’esplicativo titolo “My inspiration”.

Proprio durante una di queste notti l’ispirazione, bussando in qualche angolo della sua mente, gli ha suggerito un futuro possibile che il tempo, supremo giudice, ci ha potuto dire essere una premonizione dei tempi difficili che Christian stesso, sebbene li abbia immaginati, non ha potuto vivere in prima persona. Però quelle immagini vivono ancora nel testo e nella musica della canzone “That’s All” dove il giovane cantautore, appena tredicenne quando la scrisse, trova ristoro dall’angoscia di un mondo incattivito chiudendo gli occhi e concentrandosi sul suo mondo interiore, a stretto contatto con la sua dimensione spirituale.

L’insegnamento più importante però Christian ce lo lascia per la fine della canzone quando ci dice “Finché qualcuno è puro, questo mondo avrà futuro”. Ci sta suggerendo di non lasciarci sconfortare dalle grandi difficoltà di questo tempo perché è di ciascuno di noi la responsabilità di fare della nostra vita uno strumento per portare questo mondo verso un futuro di pace e prosperità.

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