La bella storia nata qualche tempo fa da un Tema di Maturità

Roma

Siamo in pieno periodo di esami e i maturandi di tutti i tempi sanno bene quanta ansia arrivi per affrontare questa prova, ma a volte il destino prepara delle speciali sorprese.

Questa storia ci porta al 22 giugno del 1994, quando Christian Cappelluti sostiene la prima prova scritta all’esame di maturità presso il Liceo Scientifico dell’Istituto Massimiliano Massimo all’EUR.

Per il tema d’italiano Christian sceglie la seconda traccia che verte sul Manzoni e le idee da lui professate a proposito dell’unità della lingua italiana. Christian traccia un efficace excursus della questione linguistica nel nostro Paese, fin dall’epoca di Dante Alighieri, arrivando poi ad evidenziare le scelte manzoniane, senza rinunciare al proprio spirito critico. L’analisi di Christian, ricca di riferimenti culturali e spunti originali, venne giudicata quell’anno come uno dei migliori elaborati in Italia e fu pubblicata, come tale, dal Ministero della Pubblica Istruzione.

La sua docente, Prof.ssa Paola Filonzi, scrisse sul Forum un bellissimo pensiero di gratitudine, ma, al di là dei verdetti ufficiali, il tema di Christian sul Manzoni colpì diversi studiosi in campo letterario. Non tardò ad arrivare anche un lungo commento da uno dei massimi esperti di letteratura italiana, il Prof. Franco D’Intino, docente alla “Sapienza” di Roma e appassionato studioso di Giacomo Leopardi. L’illustre professore vi trovò perfino delle affinità di pensiero con il sommo poeta.

In verità, il particolare trasporto che Christian sentiva per il genio leopardiano viene espresso in modo indelebile in una pagina del suo diario scritta il 19 ottobre del 1994, quando era arrivato da poco alla Wake Forest University nel North Carolina per il suo percorso universitario. Quella pagina di diario fu la molla che spinse il Prof. D’Intino a portare a termine un grandioso progetto nel mondo e a creare il Laboratorio Leopardi, la cui nascita viene dedicata proprio a Christian Cappelluti.

Sono opportune a questo punto le parole del Prof. D’Intino: “Sembra incredibile che un ragazzo così giovane possa avere una tale lucidità di pensiero e di scrittura, e tanti interessi convergenti verso un unico orizzonte: l’amore e la curiosità per un mondo ricco di bellezze e di potenzialità inesplorate”.

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