A Roma la magia di Springsteen

Sabato 16 luglio una distesa di “cuori affamati” ha occupato fino all’inverosimile il Circo Massimo per ascoltare l’ultimo concerto italiano del grande “Boss”, che dopo quattro ore di spettacolo puro e di sorprese ha lasciato il pubblico in lacrime per le forti emozioni.
«Nessun cantautore americano, dopo Bob Dylan, ha raccontato le strade infinite, le angosce esistenziali e le contraddizioni dell’America degli ultimi quaranta anni come Bruce Springsteen» ha scritto giorni fa un giornalista.

E’ opportuno allora leggere “Nato per correre”, un breve profilo scritto da Christian Cappelluti nel 1987, a 12 anni, a proposito del grande artista molto amato fin dalla sua tenera età.

Leggi l’articolo su: La Repubblica – Panorama – Ansa