Leopardi in Polonia: echi letterari, ricezione critica, traduzioni

Varsavia (Polonia)

Mercoledì 9 novembre si è tenuto  il seminario “Leopardi in Polonia: echi letterari, ricezione critica, traduzioni”, che ha ripreso alcuni fili del convegno sullo Zibaldone tenutosi a Varsavia il 4 e il 5 novembre 2021.

Dopo i saluti di Franco D’Intino e Valerio Camarotto del Laboratorio Leopardi, che ha organizzato l’incontro, e di Luigi Marinelli, titolare della Cattedra di Lingua e letteratura polacca alla Sapienza, Raoul Bruni  (Università Wysyzyński di Varsavia) ha introdotto i relatori: Andrea Ceccherelli (Università di Bologna) ha tracciato un quadro della ricezione leopardiana nell’Ottocento polacco; Malgorzata Slarzynska (Università Wysyzyński di Varsavia) ha allargato il discorso sulla ricezione al Novecento, ricchissimo di echi tra critici, scrittori e traduttori; Leonardo MasiL (Università Wysyzyński di Varsavia), si è soffermato sul caso di Stanisław Brzozowski, critico letterario e filosofo che nel 1906 si trasferì definitivamente in Italia, a Firenze, dove scrisse le sue opere più importanti. Infine Anita Klos (Università Marie Curie-Skłodowska di Lublino) ha messo a fuoco la figura di Julia Dickstein-Wieleżyńska, anche lei vissuta in Italia e legata al noto storico delle religioni Raffaele Pettazzoni, attivissima animatrice di innumerevoli iniziative tese a diffondere la cultura italiana in Polonia, tra cui principalmente una traduzione integrale dei “Canti” di Leopardi.

Il seminario ha visto la partecipazione di oltre trenta studiosi e studenti, in prevalenza polacchi, molti dei quali collegati online. Esso fa parte di una serie di incontri che il Laboratorio Leopardi dedica alla ricezione del poeta nelle varie culture contribuendo alla diffusione dell’opera leopardiana nel mondo. Ricordiamo i due incontri sul Portogallo (14 febbraio e 10 dicembre 2019), quello sul Giappone (8 febbraio 2018), e quello sugli Stati Uniti (20 maggio 2021).