La rassegna “Puccini 100”: un grande successo di pubblico per il Liceo Musicale

Anzio

Giovedì 15 si è aperta, con grande affluenza di pubblico, la Rassegna “Puccini 100”, un ciclo di incontri dedicati al famoso compositore  lucchese, in occasione del centenario  della morte. Nelle giornate del 15 e 16 febbraio, l’Aula Magna del Chris Cappell College è stata teatro di un ricco ed articolato programma: le note delle celebri melodie pucciniane si sono alternate ad alcune tra le pagine più significative del contesto musicale del tempo. Con il coinvolgimento delle Classi di Esecuzione e Interpretazione del Liceo Musicale, l’appuntamento Giacomo Puccini, un compositore tra due secoli ha rappresentato l’occasione per ripercorrere, tra approfondimenti storici ed analisi musicale, la storia e l’opera di uno dei maggiori e più significativi operisti di tutti i tempi.

Lo specifico omaggio all’arte di Giacomo Puccini ha visto alternarsi pagine operistiche immortali e delicati brani vocali da camera a suggestive composizioni pianistiche, riadattate, queste ultime, per le formazioni cameristiche dell’Istituto. Intense e coinvolgenti le giovani interpretazioni di Tu che di gel sei cinta (Turandot)Donde lieta e Vecchia zimarra (La Boheme); suggestive le pagine corali Là sui monti dell’Est (Turandot) e Coro a bocca chiusa (Madama Butterfly), brano, quest’ultimo, eseguito in una originale trascrizione per ensemble di violoncelli. Accompagnate da un organico strumentale di fiati ed archi, le voci hanno inoltre interpretato la delicata pagina Io de’ sospiri, dall’ultimo atto di Tosca, regalando ai presenti un momento di raffinata sonorità interpretativa.

Il racconto, arricchito da testimonianze letterarie ed immagini, è stato completato con pagine italiane ed europee del periodo storico-musicale di riferimento. Ampio spazio dunque alla musica francese, con alcune tra le più celebri composizioni pianistiche di Claude Debussy (Arabesque, La fille aux cheveux de lin, La soirée dans Grenade, La Cathédrale engloutie), Erik Satie (Gymnopedie) Gabriel Fauré (Dolly), e con la suggestiva Pavane di Maurice Ravel per ensemble da camera; ma anche al repertorio strumentale italiano – con una Romanza per violoncello e pianoforte di Giuseppe Martucci – e americano, con il Preludio n. 1 di George Gershwin.

A chiusura di entrambe le giornate, due interventi particolarmente coinvolgenti, la Jazid Cappell Band ha eseguito il 15 febbraio, una rilettura originale del brano Nei cieli bigi dalla Bohéme, mentre il 16 febbraio, l’Orchestra del Chris Cappell College ha chiuso l’intero evento con le amatissime note dell’Intermezzo tratto da Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni.

Numeroso il pubblico presente, che ha accompagnato con calorosi applausi tutte le performance dei giovani interpreti, seguendo con particolare attenzione le contestualizzazioni storiche e gli approfondimenti culturali che hanno caratterizzato l’intero svolgersi delle giornate.

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