La “sinestesia” è oggetto di studio del neuroscienziato Lutz Jäncke dell’Università di Zurigo

Lo studioso ha scoperto che alcuni musicisti percepiscono la musica, oltre che con l’udito, anche con la vista e con il gusto. Una simile prerogativa risponde a un fenomeno fisiologico chiamato “sinestesia”: chi ne è colpito ha un cervello capace di miscelare tra loro le sensazioni percepite dagli organi di senso.
In un racconto autobiografico del 1995 Christian mette in luce alcuni aspetti della sua ispirazione musicale, ammettendo una certa sinestesia, o meglio idiosincrasia.

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