“Leopardi e il paesaggio”: XV Convegno Internazionale di Studi Leopardiani

Recanati

Si è svolto a Recanati tra  27 e il 30 ottobre il  XV Convegno Internazionale di Studi Leopardiani sul tema “Leopardi e il paesaggio”, organizzato dal Centro Nazionale Studi Leopardiani, con la collaborazione del FAI (Fondo Ambiente Italiano) e l’Istituto per gli studi filosofici di Napoli.

Il Convegno è un’occasione di incontro e discussione, ogni quattro anni, per tutti i più importanti leopardisti del mondo, e per altri studiosi di varie discipline invitati a parlare sul tema scelto. Quest’anno il tema è il paesaggio, non solo perché tema di attualità, ma anche per festeggiare la proficua collaborazione con il FAI, che ha portato alla ristrutturazione dell’edificio del Centro Nazionale di Studi Leopardiani, e alla bellissima risistemazione dell’Orto dell’Infinito.

Al progetto è stato dedicato il pomeriggio di mercoledì 27 ottobre, con la partecipazione del Presidente del FAI, Prof. Andrea Carandini, del Vicepresidente Marco Magnifico, dello scrittore Antonio Moresco, e dell’architetto Carlo Brunelli, autore del progetto urbanistico. Un’altra sessione, nel pomeriggio di giovedì 28, è stata dedicata alle novità nel campo della digitalizzazione dei manoscritti leopardiani, a cura della Biblioteca Nazionale di Napoli e dell’Università di Macerata; a lavori ultimati, in tutto il mondo si potrà avere accesso semplice e gratuito alla consultazione dei manoscritti leopardiani, tra i quali anche le 4526 pagine dello Zibaldone.

Dopi i saluti istituzionali, e l’introduzione del Presidente del CNSL, dott. Fabio Corvatta, il primo giorno è stato inaugurato da Antonio Prete, professore emerito dell’Università di Siena; il secondo giorno da Sergio Givone, professore emerito dell’Università di Firenze; il terzo giorno da Franco D’Intino, professore ordinario di Letteratura italiana all’Università di Roma La Sapienza e Direttore del Laboratorio Leopardi.

Alle varie sessioni hanno partecipato illustri leopardisti italiani (tra i quali Gilberto Lonardi  e Novella Bellucci, del Laboratorio Leopardi) e stranieri (da Francia, Germania, Spagna, Brasile); nonché eminenti studiosi di altre discipline (tra i quali Gaetano Lettieri, storico del Cristianesimo ;Paolo Zellini, matematico; Marco Bersanelli, astrofisico di fama mondiale e Presidente della Fondazione del Sacro Cuore di Milano), nonché cinque giovani studiosi delle nuove generazioni, selezionati per la qualità delle loro ricerche, tra i quali ben due appartengono al Laboratorio Leopardi: Aretina Bellizzi (attualmente dottoranda all’Università di Trento) e Vincenzo Allegrini (assegnista all’Istituto di Studi Germanici di Roma).

Al Convegno avrebbe dovuto partecipare anche Luigi Blasucci, il quasi centenario decano degli studi leopardiani e professore emerito alla Scuola Normale Superiore di Pisa, purtroppo deceduto nella notte di giovedì. Ha confortato i presenti la consapevolezza che il testimone sarà preso da questi valenti giovani, i cui interventi sono stati molto apprezzati.

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